Città misteriose, edifici gotici, panorami mozzafiato. Ecco il mio itinerario di 6 giorni in tre città scozzesi: Edimburgo, Stirling e Glasgow.

La Scozia mi ha sempre incuriosita, e dopo due o tre anni che pensavo di andarci è arrivata l’occasione, così ho pianificato il mio viaggio di una settimana. Purtroppo il tempo era poco e non sono riuscita a passare per le Highlands, la regione dei grandi laghi e delle vallate che vengono mostrate in tutte le foto più suggestive della Scozia. Ho optato quindi per una visita nella zona più a Sud del paese, andando a toccare Edimburgo, Stirling e Glasgow.

Confesso che inizialmente avevo paura di aver fatto la scelta sbagliata in quanto nel mio immaginario di viaggio in Scozia vi erano lunghe camminate per le montagne, alla scoperta di laghi e castelli misteriosi. Nonostante tutto, sono rimasta colpita dai luoghi che ho visitato, anche quelli meno selvaggi. La Scozia è un paese che trasuda fascino da ogni angolo, le sue città sono ricche di segreti, intrighi e storie misteriose ed è letteralmente impossibile non lasciarci giù il cuore.

Passando alla parte più pratica vi propongo il mio itinerario di viaggio, giorno per giorno, ma prima di partire ecco 5 cose utili da tenere a mente.

EDIMBURGO

GIORNO 1

Il primo giorno in Scozia è stato breve, dato che siamo atterrati all’aeroporto di Edimburgo alle 19.25. Da lì abbiamo preso il tram che ci ha portati al nostro alloggio e, una volta scaricate le valigie nella nostra stanza, siamo usciti a fare una passeggiata e a mangiare del Fish and Chips vicino alla nostra sistemazione.

GIORNO 2

Il secondo giorno lo abbiamo dedicato alla Old town, la mattina abbiamo fatto visita al castello di Edimburgo, una fortezza risalente al XVI secolo che domina la città grazie alla sua posizione in cima a una rocca.

CONSIGLIO: se decidete di visitare il castello di Edimburgo cercate di andare la mattina presto, è una delle attrazioni principali della città e, soprattutto in alta stagione, potrebbero esserci code alle biglietterie. Particolare è lo sparo di un cannone, ripetuto tutti i giorni alle 13 in punto.

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Dopo aver visitato tutto il castello, siamo scesi lungo il Royal Mile: si tratta della via più antica di Edimburgo e porta dritta fino all’Holyrood house, residenza estiva della regina Elisabetta II.

Camminare lungo questa strada è come fare un tuffo nel passato, palazzi gotici, vicoli stretti e misteriosi, pub e negozi di prodotti tipici, offrono un’atmosfera suggestiva che diventa ancora più affascinante quando ci si imbatte in artisti di strada che suonano la cornamusa. Non può mancare la visita alla St Giles’ Cathedral, cattedrale gotica che si affaccia su Parliament Square, una piccola piazza dove si trova l’antico parlamento scozzese.

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Dopo una pausa pranzo veloce in un delizioso bar vicino al Royal Mile, ci siamo incamminati verso il Greyfriars Kirkyard, il cimitero più grande di Edimburgo. Uno stuolo di statue e tombe con croci celtiche rendono questo posto quasi magico, non a caso J.K. Rowling veniva qui per prendere ispirazione per la saga di Harry Potter. Appena fuori dal cimitero si trova la statua di Greyfriars Bobby, un cane di razza terrier famoso in Scozia per aver vegliato sulla tomba del padrone per circa 14 anni, fino alla propria morte.

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Prima di cena abbiamo percorso la salita che porta a Calton Hill, uno sperone vulcanico che si erge sopra la città e che offre una visione a 360° della capitale. La vista toglie davvero il fiato. Per godere a pieno del panorama suggerisco di andare al tramonto.

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Infine abbiamo concluso la giornata con una cena a Grassmarket, una bellissima piazza circondata da palazzi gotici, che gode di un fascino macabro: qui infatti avvenivano le esecuzioni pubbliche sulla ghigliottina. Nonostante l’atmosfera cupa, è un luogo di ritrovo, ricco di pub e ristorantini.

GIORNO 3

Il terzo giorno, il clima British si è manifestato in tutta la sua tipicità. Sole e pioggia si alternavano ad ogni ora, ma lì è quasi sempre così e quindi, muniti di ombrelli e K-way, ci siamo avventurati ai Princes Street Gardens, il polmone verde di Edimburgo. Prima della bonifica avvenuta nel 1820 l’area era occupata dal Loch Nor, un lago dove nascondevano i cadaveri e che veniva utilizzato per far confluire le acque nere di tutta la città vecchia. Ora si presenta come una distesa di erba fresca, piante e monumenti (qui si trova il monumento a Walter Scott) che si estende per circa 27 acri.

Dopo aver gironzolato per quella zona ci siamo spostati di nuovo verso la Old Town e il Royal Mile. Qui avevamo prenotato online una visita guidata al Mary King’s close per prendere parte a un itinerario nelle viscere della capitale. È la Edimburgo segreta, sotterranea e affascinante. Sotto il suolo del Royal Mile si estendeva una vera e propria città con negozi, abitazioni e cunicoli.

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Quando Edimburgo venne costruita, i piani superiori della città vennero destinati alle famiglie ricche mentre sottoterra vivevano le persone meno abbienti. All’epoca, la situazione sanitaria non era delle migliori, dal momento che venivano scaricati nel close i liquami della città. Il labirinto sotterraneo era infatti il nascondiglio di reietti, contrabbandieri e prostitute e ben presto si trasformò in uno dei focolai di peste più importanti d’Europa. Tornati alla luce del sole ci siamo concessi una cena tipica a base di Zuppa, Garlic bread e Burger prima di recarci in un delizioso pub in cui suonavano musica Jazz dal vivo. (The Jazz Bar, 1A Chambers St, Edinburgh, Regno Unito)

Consiglio: Per visitare il Mary King’s close è necessario prenotare una visita guidata. Eccovi il link per l’acquisto dei biglietti

GIORNO 4

L’ultimo giorno a Edimburgo lo abbiamo dedicato all’attrazione più suggestiva della città: Arthur’s seat. Alla fine del Royal Mile è possibile percorrere a piedi (in circa 45 minuti di camminata) un ex vulcano spento che offre un paesaggio selvaggio e naturale al centro della città. La vista è incredibile e stare seduti lì con il vuoto sotto i piedi e tutta la capitale scozzese davanti agli occhi ha fatto sì che mi innamorassi una volta per tutte di questa città. Con questa bellissima immagine, a malincuore, abbiamo lasciato Edimburgo alla volta di un’altra chicca scozzese: Stirling.

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STIRLING

GIORNO 5

In mattinata siamo partiti dall’autostazione di Edimburgo e siamo giunti a Stirling alle 12.15. Il nostro alloggio si trovava in un delizioso quartiere residenziale, circondato da casette in mattoni e giardinetti pieni di fiori.

Stirling è una cittadina che si trova a metà tra le Lowlands e le Highlands e nel 1297 è stata teatro di una delle battaglie più importanti nella storia della Scozia, in cui William Wallace divenne capo di una rivolta nazionale contro gli inglesi che volevano occupare la Scozia. La storia di quest’uomo e della battaglia del ponte di Stirling è anche narrata nel famoso film “Braveheart” in cui Mel Gibson veste i panni di Wallace.

Nonostante le ridotte dimensioni Stirling offre diverse attrazioni, standoci solo 24 ore abbiamo dovuto scegliere cosa vedere e quindi abbiamo optato per l’esplorazione del centro città e la vista al castello di Stirling.

CASTELLO DI STIRLING

La fortezza è arroccata in cima a un vulcano estinto a 750 metri d’altezza e domina tutto il paesaggio circostante. È una delle attrazioni più visitate di tutta la Scozia e si conferma come uno dei castelli più grandi d’Europa. Una volta entrati è possibile prendere parte a delle visite guidate gratuite, un’ottima soluzione se si vuole conoscere la storia del castello risparmiando. Se decidete di prende parte a questo tour dovete però sapere che la guida parla solo in inglese, e l’accento scozzese non è dei più facili da comprendere.

Nel castello si può ammirare il palazzo reale al cui interno si trovano le Stirling Heads, altorilievi su legno raffiguranti re, regine e personaggi importanti della storia scozzese, il vecchio palazzo del Re, la cappella reale e la Sala Grande.

La parte più bella di tutto il castello è sicuramente la visuale dalle mura esterne: grazie alla posizione dominante è possibile ammirare tutto quello che c’è intorno, le montagne, il fiume e la cittadina costituita da palazzi in mattoni scuri che donano un alone di mistero alla città.

Dopo la visita al castello siamo passati per il cimitero che circonda la fortezza. Ricco di fascino come tutti i cimiteri anglosassoni presenta l’alternarsi di lapidi monumentali e statue in pietra scura. All’interno del cimitero abbiamo percorso qualche metro in salita fino a raggiungere una panchina per ammirare il tramonto prima di tornare a casa e prepararci per la cena.

GLASGOW

GIORNO 6

Valigie alla mano, pronti per ripartire, abbiamo preso il pullman dalla stazione dei bus di Stirling e siamo arrivati in circa 45 minuti a Glasgow.

L’impatto non è stato dei migliori, forse il confronto con la capitale ha fatto sì che rimanessi inizialmente delusa dalle strutture più moderne e meno ricche di fascino storico. Anche qui avevamo solo 24 ore e quindi abbiamo dovuto scegliere cosa visitare e cosa no.

Scozia-glasgow-ponte

Al nostro arrivo era in corso il Merchant City Festival, 9 giorni di musica, streetart, cibo, spettacoli di danza, teatro e mostre d’arte visiva. In ogni angolo c’era qualcosa da fare, da vedere ma soprattutto da assaggiare e da ascoltare.

Dopo aver pranzato siamo andati a visitare due delle attrazioni più famose di Glasgow:

  • Cattedrale di San Mungo: uno dei pochi edifici antichi rimasti in città, la cattedrale deve il suo nome al patrono della città. L’edificio è un perfetto esempio di architettura gotico inglese risalente al XII secolo, presenta una guglia e un tetto verde che spiccano tra gli edifici moderni della città, al suo interno la tomba del santo attira molti visitatori.glasgow-scozia-cattedrale
  • Glasgow Necropolis: come se non avessimo già visitato tanti cimiteri durante il tour in Scozia, una volta usciti dalla chiesa abbiamo deciso di visitare la necropoli di Glasgow. Un cimitero simile a quello parigino di Père-Lachaise. In questo luogo sono sepolti circa 50.000 individui e sono presenti oltre 3.500 tombe.scozia-glasgow-necropolis

Infine abbiamo girato ancora per la città, perdendoci nella zona universitaria, sostando a George square, piazza principale della città e girovagando tra localini, pub e viuzze. Insomma la nostra sosta a Glasgow è stata breve ma intensa. Architettonicamente si presenta come una città triste, salvo poi trasformarsi in un centro culturale ricco di eventi, persone attive, feste e brio.

La nostra vacanza in Scozia si conclude qui, il giorno dopo abbiamo preso un bus che ci ha portati direttamente in aeroporto dove abbiamo preso un volo direzione Portogallo, di cui però vi parlerò la prossima volta.

 

Dove alloggiare in Scozia

Alloggiare in Scozia è facile, l’offerta è molto ampia e si possono trovare sistemazioni di tutti i tipi. Quelle in cui sono stata in questo viaggio erano perfette, sia come posizione che come condizioni.

EDIMBURGO

CityLivein- 69 Grove Street

STIRLING

Allanpark Hotel- 20 Allan Park

GLASGOW

Stanza in casa privata tramite Airbnb- 11 King Street

 

Trasporti in Scozia

La Scozia offre un ottimo sistema di servizi pubblici, durante il nostro viaggio ci siamo sempre mossi con i pullman per raggiungere le diverse città. Per quanto riguarda le città stesse sono tranquillamente percorribili a piedi ma, se si preferisce raggiungere un luogo con i mezzi di trasporto, tram e autobus sono efficienti e cheap!

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