Lasciatevi trasportare in questa esperienza che coinvolge tutti i 5 sensi, riempitevi la vista di colori, il naso di profumi, e gustatevi a pieno Burano, perla preziosa nascosta nella Laguna Veneta.

Venezia è indubbiamente magica. Eternamente bella, la città sull’acqua attira milioni di visitatori ogni anno da tutto il globo. Da vera veneta sono profondamente orgogliosa di questa città, della sua storia e della reputazione che ha nel mondo. C’è un altro posto però, veramente magico, nascosto all’interno della Laguna di Venezia: l’isola di Burano.


Storia

Come vuole la tradizione, Burano sarebbe stata fondata dagli abitanti di Altino, città che si trovava in provincia di Venezia, ritirati nella laguna per sfuggire alle invasioni barbariche e alle conquiste di Unni e Longobardi.

Le prime testimonianze scritte risalgono all’840 in cui vengono descritte anche le prime abitazioni costituite da palafitte con muri di canne e fango.

All’epoca della Serenissima Burano si presentava come un’isola povera e abitata principalmente da pescatori e agricoltori ma, intorno al ‘500, cominciò ad arricchirsi grazie alla lavorazione artigianale dei merletti. Sull’isola, infatti, abili merlettaie tessevano pizzi di altissima qualità, i loro lavori venivano richiesti in tutta Europa e le tessitrici buranelle venivano chiamate a lavorare persino in Francia, dove avviarono un’importante produzione di pizzi.


Scoprire L’isola

A mio avviso la cosa più bella da vedere a Burano è Burano stessa. Perdetevi tra le calli e i ponticelli, ammirate le casette dai colori accesi che trasformano l’isola nella tavolozza di un pittore e che la rendono unica nel suo genere. Sentite il profumo di bucato che proviene dai panni stesi tra una casa e l’altra e rallegratevi nell’udire le voci dei bambini che giocano nelle piazzette. Burano è senza tempo, vi sembrerà di essere tornati indietro, all’epoca delle vostri nonni, quando internet non esisteva, quando i panni si lavavano a mano e quando ancora ci si sapeva divertire con poco.

Dopo aver fatto la vostra passeggiata, fermatevi a Piazza Galuppi, l’unica piazza dell’isola e visitate la Chiesa di San Martino Vescovo, al suo interno potrete ammirare una splendida tela di Gian Battista Tiepolo. Sul retro della chiesa potete vedere il campanile storto di Burano, una struttura risalente all’ XVII secolo che pende da un lato a causa di un cedimento del terreno.

Infine, prima di partire, visitate il museo del merletto. Il museo sorge nella sede della Scuola dei Merletti di Burano, e raccoglie più di 100 opere artigianali. Inoltre offre interessanti informazioni su quest’arte e sullo sviluppo produttivo della stessa nel periodo che va dal XVI all’XX secolo.

Prima di tornare a casa non dimenticatevi di assaggiare i dolcetti tipici dell’isola, i Bussolà e le Essi di Burano. Una delizia per il palato!


La Leggenda del merletto

Se c’è una cosa che amo fare quando visito una città è scoprirne i miti e le leggende. Queste storie passate da generazione in generazione, da orecchio ad orecchio arricchiscono di fascino i luoghi a cui sono legate. Anche Burano presenta una serie di leggende ma la più affascinante è sicuramente quella del merletto.

merletto-burano

Si narra che un giovane promesso sposo a una donzella dell’isola intraprese un lungo viaggio in mare e, durante la traversata, udì il soave canto delle sirene ma riuscì a non cedere alle loro tentazioni. La loro regina, rimasta sorpresa dalla fedeltà del giovane, decise di fargli un dono: con un colpo di coda formò un’onda che colpì il fianco della nave, e, con la schiuma formatasi dall’impatto, creò un velo nuziale da portare alla giovane sposa.

Il giorno del matrimonio il ragazzo donò il velo alla sua fidanzata. Era talmente bello, con una trama talmente raffinata, che scatenò l’invidia di tutte le fanciulle dell’isola che cercarono di imitare quel motivo a colpi di ago e filo, creando poi i bellissimi merletti per cui Burano è famosa in tutto il mondo.


Come raggiungere Burano:

Burano si può raggiungere in diversi modi:

  • Dalla stazione dei treni di Venezia: Imbarcarsi di fronte all’ingresso della stazione e prendere lalinea 4.2 o 5.2 per le Fondamente Nove: scendere alla fermata Fondamente Nove e recarsi all’imbarco della linea 12 che è la linea che collega Venezia a Burano
  • Arrivando in macchina da Treporti o Punta sabbioni: Una volta parcheggiata l’auto al terminal di Treporti o in uno dei parcheggi di Punta Sabbioni, recatevi all’imbarco del traghetto per Burano, Torcello, Murano e Fondamente Nove.

Un consiglio: in alta stagione comprate i biglietti per il traghetto online, in questo modo eviterete lunghe e spiacevoli code.

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